giovedì 29 ottobre 2009

Terme del Corallo:considerazioni dell'Osservatorio

L'identità storico/culturale della città è connotata dalle emergenze artistico/architettoniche:il complesso delle "terme della salute" è al riguardo significativo.L'apposizione del vincolo della Soprintendenza risale al 1969! Nel caso specifico,la prevista costruzione dei sei nuovi fabbricati alti circa 20 metri annullerebbe la visibilità del complesso immobiliare oggetto di tutela.L"'intervento edilizio proposto dalla Fondiaria Apparizioni costituisce elemento di disturbo tipologico nell'armonica ed equilibrata conformazione del complesso monumentale ",dichiara il Soprintendente di Pisa del Ministero dei Beni Culturali in una "nota "cautelativa" allegata al progetto.Ciononostante riteniamo che il problema sia all'origine;si veda la fatidica scheda di Regolamento Urbanistico che prospetta la riqualificazione dello Stabilimento Termale associandola alla previsione di un nuovo insed iamento residenziale,quale fonte di finanziamento del risanamento e di nuova urbanizzazione dell'area.Ma,ad una prima lettura degli atti,tuto lascia pensare che sarà la nuova residenza ad affossare l'auspicato recupero delle Terme.L'ipotesi di recupero delle Terme non puo' prescindere dalla liberazione delle aree circostanti,oggi occupate dai vari manufatti in stato di abbandono.Le aree costruite circostanti sono da rendersi libere ad uso di parcheggio e servizi turistico/ricettivi;funzioni quueste indispensabili alla valorizzazione del complesso monumentale.Il Comune permuti la prevista volumetria residenziale,eccedente la destinazione turistico/ricettiva,con proprie aree poste nel Nuovo Centro.Peraltro,la prevista aliquota di di alloggi a canone sociale(che avrebbe quanto meno soddisfatto l'interesse pubblico)pare scomparsa dalla previsione contenuta nel Piano Attuativo.La scheda attuale di R.U. prevede edifici alti tre piani con altezza massima di nove metri:la var iante prevede edifici da tre a sei piani con altezza massima di circa venti metri.Eccessiva è l'incombenza sul complesso monumentale.Ultime considerazioni;dalla compartecipazione del privato attuatore sono escluse le spese connesse alla demolizione del cavalcaferrovia.Dopo il trasferimento dei 18 miliardi previsti dal budget dei Patti Territoriali per il sottopasso di Piazza Dante su Piazza Mazzini e dintorni,quali altri soggetti se ne dovranno fare carico?L'obolo dei 330.000 Euro proposto dalla Fondiaria Apparizioni ad una prima valutazione appare appena sufficiente per garantire la messa in sicurezza dell'area.Non per altro.La delibera di adozione della variante al R.U.,ai sensi dell'art.79 della Legge Regionale 1/2005,prevede altresi' la procedura della D.I.A.(DICHIARAZIONE DI INZIO ATTIVITA')per la realizzazione dei sei nuovi fabbricati previsti dal piano attuativo;è una innovazione assoluta per il Comune di Livorno!Costruire ben 100 nuovi ap partamenti con una Dia!Si apre la strada allo snellimento delle procedure edilizie?
per Osservatorio Traformazioni Urbane Area Livornese
Sergio Nieri,Antonio Breschi,Fosco Cavallini,Daria Faggi,Ignazio Monterisi.

Livorno,li' 12.03.2007

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