di
Leonardo Bertelli dell’OTU
Livorno 19 novembre 2020
Esistono
tre posizioni diverse tra coloro che vogliono un nuovo ospedale più grande
(almeno 600 posti letto, più dotato di medici ed infermieri,e collegato ad un a
medicina territoriale più estesa ed efficiente) senza distruggere un parco
pubblico :
-
chi lo chiede dentro l'attuale sede di via Alfieri
-
chi lo vuole altrove
-
chi lo vuole ristrutturando l'esistente
nessuno
, tuttavia, sembra apprezzare l’attuale
proposta di fattibilità, che si può definire “ospedalino Saccardi” (per le
indicazioni espresse dall'ex assessore
regionale) e che l'attuale amministrazione comunale ha sottoposto ad un
sedicente “percorso di informazione ed ascolto” poco partecipato sia per le
modalità prescelte che per il numero di cittadini informati ed ascoltanti.
Come
Osservatorio Trasformazioni Urbane abbiamo criticato il percorso sopra citato,
intrapreso dal Comune tramite la soc. Simurg, sia perché non mette in discussione l'unica scelta spettante al
Comune cioè la scelta urbanistica di localizzazione del nuovo nosocomio e di
destinazione d'uso degli immobili ed aree del vecchio abbandonate, sia perché
rischia di depotenziare il successivo obbligatorio processo partecipativo a cui
dovrà sottoporsi il progetto, o meglio, i progetti preliminari futuri. A tale
proposito abbiamo inviato una nota informativa alla garante regionale della
partecipazione.
Abbiamo
inoltre, con una apposita comunicazione, richiamato l'attenzione della
Soprintendenza per l'archeologia, belle arti e paesaggio sulle manomissioni
progettate nell'edificio ospedaliero esistente, nell'edificio ex Pirelli e nel
parco storico.
Una
lettera è stata inoltre inviata alla Corte dei Conti di Firenze per informarla
dell'inutile ed intempestivo, a nostro avviso,
depauperamento, con cessioni a terzi,
dei beni demaniali pubblici comunali, facendo seguito alle informazioni
derivate dalla stampa locale.
In
modo autonomo gruppi di cittadini sensibili ai problemi sollevati si sono
organizzati per manifestare il loro dissenso alla proposta di ubicazione del
Nuovo Ospedale ed alla distruzione del parco difendendo le aree a verde ed i
beni comuni, richiedendo di sottoscrivere documenti di critica.
Ad
oggi non abbiamo notato il manifestarsi dell'interessamento dei raggruppamenti
politici esistenti in Livorno, così come dei gruppi ed associazioni che si
richiamano alla difesa del verde, della natura e dei beni comuni.
I
punti in comune tra i critici ed i
dissenzienti sono la salvaguardia del parco Pertini ed in generale del verde e
degli spazi pubblici e la necessità di una nuova progettazione partecipata, che
parta da una pianificazione sanitaria che, innanzitutto, organizzi ed
incrementi la medicina di base e preventiva, che dimensioni in modo corretto le
necessità di ospedalizzazione, e che partendo dall'esperienza dell'attuale
pandemia tenga di conto della possibilità del ripetersi del fenomeno.