giovedì 13 dicembre 2018

OK LO SKATEPARK, MA NON ALLA ROTONDA DI ARDENZA.



di Tomaso Tocchini  Osservatorio Trasformazione Urbana
Va premesso che la realizzazione di uno skate park  a Livorno è una necessità urgente, vista la diffusione di questa disciplina tra i giovani che ricercano in ogni spazio disponibile le condizioni per poterlo esercitare;  in queste condizioni attualmente vengono a crearsi situazioni di disagio e talvolta di pericolo, nonché a manifestarsi nel tempo danni agli arredi e superfici degli spazi pubblici dove vengono svolti  poiché non costruiti per sopportare sollecitazioni prodotte da alcuni esercizi di utilizzo degli skateboard.
Ben vengano quindi iniziative a tale scopo, ma va tenuto in considerazione l’aspetto strutturale dello skate park e la compatibilità di questo e del suo utilizzo con il contesto in cui venga collocato.
Chi ha presente la struttura e l’uso di uno skate park  può constatare come abbia un impatto invasivo che ha la necessità di essere mitigato da un ambiente funzionalmente coerente e se possibile sufficientemente  isolato. 
I percorsi di evoluzione sono contenuti in piste e vasche cave arrotondate, altri percorsi sono quelli composti da dossi, cunette e trampolini, tutti con dislivelli rilevanti; il loro sviluppo deve essere sufficientemente ampio per evitare incroci e sovrapposizione di percorsi di un numero congruo di  utilizzatori, quindi complessivamente contenuti in un’area di almeno 1000 mq. Le forme plastiche risultanti possono ricavarsi anche per sottrazione, quindi con scavi del terreno, ma è evidente che anche in questo caso una buona parte delle costruzioni emergono in significative altezze ; a queste volumetrie plastiche si potrebbero aggiungere eventuali volumi per servizi dedicati.
In sostanza, considerato che sarà comunque un impianto a forte connotazione, di forte impatto visivo, la collocazione che l’amministrazione pare abbia trovato, è quantomeno sconsiderata:
-  perché questo sarebbe accanto alla pineta della Rotonda di Ardenza, luogo di tranquillità e relax, dove recentemente è stata rinnovata la baracchina destinata ad essere anche un luogo di eventi culturali;
-  perché sarebbe confinante con un viale a forte intensità di traffico,  dal quale,  all’uscita della sua curva della Rotonda, si apre la vista mare e un cono visivo di particolare suggestione paesaggistica, rispetto alla quale questo impianto si interporrebbe;
- perché sarebbe a contatto con lo spazio da sempre dedicato alla passeggiata di TUTTE la famiglie livornesi e non
- per altre più specifiche ragioni.
C’è da augurarsi che questa  scelta, nata forse dalla voglia di dare risposte celeri, venga velocemente  smentita, e che si operi una riflessione attenta delle problematiche che quest’impianto, giustamente richiesto dai ragazzi, produce se posto in un ambito non adeguato alla sua presenza: anche per queste scelte che possono sembrare semplici, necessitano studi, confronti, valutazioni, condivisione, partecipazione. 




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