Quella di
oggi vuole essere una giornata di informazione riflessione e confronto.
Per questo
vi invitiamo a partecipare al dibattito iscrivendovi per prenotare il vostro
intervento.
Ho
l'incarico assai facile di presentare OTU a chi ancora non lo conosce.
Siamo un
gruppo di professionisti e di persone informate che insieme fanno un lavoro di
ricerca e pubblicazioni sull'urbanistica.
Tutta la nostra produzione è a
disposizione delle forze politiche movimenti e associazioni, e di tutti i
cittadini che hanno voglia di partecipare a progettare il futuro della loro
città e sono in gran parte pubblicate sul nostro sito di urbanistica
partecipata.
Tutti
possono iscriversi partendo dalla condivisione che il territorio e la città
sono un bene comune, che l'interesse pubblico è
preminente rispetto all'interesse privato e che dunque le trasformazioni
della città devono essere pubblicizzate discusse e condivise dai livornesi, che
è esattamente il contrario di quello che è successo negli anni trascorsi.
Molti di noi
intervengono da decine di anni e sono coprotagonisti di tante battaglie, a
cominciare da quelle per lo spostamento del depuratore al Rivellino, localizzato
con autentica insipienza nel cuore della città storica, e poi per evitare la
cementificazione di Luogo Pio, che non può diventare una chiesa con cortile, contro
l'ampliamento e l'estensione caotica della città, la moltiplicazione dei
supermercati che ha desertificato il centro città, creando sacche di periferie
dentro, quartieri degradati e pericolose pulsioni razziste.
Ma è su
porta a mare che ci siamo uniti tutti quanti, fondando l'osservatorio sulla
porta a mare, che poi si allargherà e
trasformerà dopo qualche anno nell'OTU per l'urbanistica
partecipata,condividendo col comitato contro il trasferimento dell'area
ospedaliera, la dura lotta contro la cancellazione del grande ospedale in via
Alfieri, proponendo di proseguire l'opera
di ristrutturazione per renderlo
nuovo moderno ed efficiente, contro l'ipotesi di un ospedaletto a Montenero.
Dunque oggi
con questa riflessione sul fronte del porto, torniamo quasi alle origini
riportando l'attenzione sulla delicatissima zona del fronte del porto.
Abbiamo con
preoccupazione avvertito il fastidio da parte di una parte della vecchia
politica, degli operatori, e dei portatori di consistenti interessi economici, per
l'intrusione nel dibattito fino a ieri rinchiuso tra addetti ai lavori,
dell'OTU, intrusione necessaria per denunciare l'ennesimo atto di forza che ha
imposto ai cittadini una rilevante scelta urbanistica senza illustrarla e discuterla,
tanto che fino ad oggi è rimasta
sconosciuta alla gran massa dei livornesi.
Certo la
fatica della democrazia può suggerire scorciatoie di comodo,certo in pochi si
decide più rapidamente, poi con un pò di propaganda si può cercare il consenso,
ma è una illusione, come testimoniano i mille comitati CONTRO (il
rigassificatore, la discarica al Limincino, l'ospedale etc.) che nascono
proprio per non aver fatto partecipare nemmeno la parte attiva della
cittadinanza al confronto sulle scelte urbanistiche, mentre bisognerebbe
chiamare al confronto la città intera.
Anche per
questo siamo nati, per contrastare
l'urbanistica CONTRATTATA ovvero privatizzata, e per questo abbiamo creato il
sito della urbanistica partecipata e stampato il MANIFESTO DELLA CITTA' NUOVA, per
questo abbiamo chiesto al sindaco Nogarin di aprire nel Cisternino, nel centro
città, l'URBAN CENTER, luogo di formazione informazione dibattito e costruzione
di processi partecipativi strutturati.
Veniamo ai
nostri tre obbiettivi fondamentali di
questa giornata :
1) evitare
una seconda porta a mare, presso la Fortezza Vecchia, dove in variante
approvata si prevedono una quantità
spropositata di m.c. (solo di commerciale e' previsto l'equivalente di tre
ipermercati come quello di Porta a Terra), e scongiurare il rischio che per
fare un insignificante approdo alla Bellana, si abbandoni la splendida idea di
un Porto Turistico storico al mediceo che si estenda con il fosso reale fin
dentro alla città storica.
Insomma per
evitare di piangere sul latte versato.
2)
Evitare che per ridurre il danno
prodotto con l'approvazione della Variante al porto, come lo stesso Nogarin si
è impegnato a fare ed ha impegnato la Regione, per riportare correttamente le
aree impropriamente annesse all'area funzionale del porto,dentro il territorio
normato dal PRG comunale, si vada a una frettolosa progettazione del nuovo
piano regolatore, entro fine anno, FACENDO UN DANNO PEGGIORE.
È possibile
anticipare le scelte di un nuovo strumento urbanistico con una variante che
riduca fortemente i volumi e ridia lo statuto di aree della centralità urbana
al territorio di confine sul fronte del
porto. È inaccettabile comprimere i tempi di discussione sul piano per
ottemperare a un protocollo d'intesa di cui misureremo presto validità e
serietà degli impegni;
3) poiché
abbiamo bisogno di capire meglio le problematiche del Porto, dalla logistica ai
traffici marittimi alla organizzazione gestionale, la privatizzazione crescente
in rapporto agli interessi della città porto, la connessione tra città di porto
e Porto, specie in presenza di un delicato e importante tessuto connettivo
ricco di importanti strutture e architetture storiche, è nostra intenzione
partecipare a costruire un convegno
sotto l'egida di ANCI in autunno con esperti di fama nazionale e internazionale.
Siamo qui
oggi anche per ascoltare, sperando che dalla confusione di dati e informazioni
fornite fin qui dagli esperti di Autority, informazioni spesso contradditorie e
poco plausibili, si riesca alla fine a capire fin dove arrivano i fanghi e a
quale profondità si trova la banchina di scoglio di solida arenaria, e quale è
esattamente il pescaggio delle grandi navi, quali sono le lavorazioni nocive
per le grandi navi ma non per navi medie e piccole, come si pensa di arrivare a
consolidare le vasche di colmata senza forare la guaina di
impermeabilizzazione, insomma tutte quelle cose che siamo ben disposti a impare,
si intende non certo acriticamente.
Un saluto a
tutti i presenti. Grazie di essere qui con noi.
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