lunedì 25 maggio 2015

INTRODUZIONE AL CONVEGNO

Quella di oggi vuole essere una giornata di informazione riflessione e confronto.
Per questo vi invitiamo a partecipare al dibattito iscrivendovi per prenotare il vostro intervento.
Ho l'incarico assai facile di presentare OTU a chi ancora non lo conosce.
Siamo un gruppo di professionisti e di persone informate che insieme fanno un lavoro di ricerca e pubblicazioni sull'urbanistica.  Tutta  la nostra produzione è a disposizione delle forze politiche movimenti e associazioni, e di tutti i cittadini che hanno voglia di partecipare a progettare il futuro della loro città e sono in gran parte pubblicate sul nostro sito di urbanistica partecipata.
Tutti possono iscriversi partendo dalla condivisione che il territorio e la città sono un bene comune, che l'interesse pubblico è  preminente rispetto all'interesse privato e che dunque le trasformazioni della città devono essere pubblicizzate discusse e condivise dai livornesi, che è esattamente il contrario di quello che è successo negli anni trascorsi.
Molti di noi intervengono da decine di anni e sono coprotagonisti di tante battaglie, a cominciare da quelle per lo spostamento del depuratore al Rivellino, localizzato con autentica insipienza nel cuore della città storica, e poi per evitare la cementificazione di Luogo Pio, che non può diventare una chiesa con cortile, contro l'ampliamento e l'estensione caotica della città, la moltiplicazione dei supermercati che ha desertificato il centro città, creando sacche di periferie dentro, quartieri degradati e pericolose pulsioni razziste.
Ma è su porta a mare che ci siamo uniti tutti quanti, fondando l'osservatorio sulla porta a mare, che poi si allargherà e  trasformerà dopo qualche anno nell'OTU per l'urbanistica partecipata,condividendo col comitato contro il trasferimento dell'area ospedaliera, la dura lotta contro la cancellazione del grande ospedale in via Alfieri, proponendo di proseguire l'opera  di  ristrutturazione per renderlo nuovo moderno ed efficiente, contro l'ipotesi di un ospedaletto a Montenero.
Dunque oggi con questa riflessione sul fronte del porto, torniamo quasi alle origini riportando l'attenzione sulla delicatissima zona del fronte del porto.
Abbiamo con preoccupazione avvertito il fastidio da parte di una parte della vecchia politica, degli operatori, e dei portatori di consistenti interessi economici, per l'intrusione nel dibattito fino a ieri rinchiuso tra addetti ai lavori, dell'OTU, intrusione necessaria per denunciare l'ennesimo atto di forza che ha imposto ai cittadini una rilevante scelta urbanistica senza illustrarla e discuterla, tanto che fino ad oggi è rimasta  sconosciuta alla gran massa dei livornesi.
Certo la fatica della democrazia può suggerire scorciatoie di comodo,certo in pochi si decide più rapidamente, poi con un pò di propaganda si può cercare il consenso, ma è una illusione, come testimoniano i mille comitati CONTRO (il rigassificatore, la discarica al Limincino, l'ospedale etc.) che nascono proprio per non aver fatto partecipare nemmeno la parte attiva della cittadinanza al confronto sulle scelte urbanistiche, mentre bisognerebbe chiamare al confronto la città intera.
Anche per questo siamo nati, per  contrastare l'urbanistica CONTRATTATA ovvero privatizzata, e per questo abbiamo creato il sito della urbanistica partecipata e stampato il MANIFESTO DELLA CITTA' NUOVA, per questo abbiamo chiesto al sindaco Nogarin di aprire nel Cisternino, nel centro città, l'URBAN CENTER, luogo di formazione informazione dibattito e costruzione di processi partecipativi strutturati.
Veniamo ai nostri tre  obbiettivi fondamentali di questa giornata :
1) evitare una seconda porta a mare, presso la Fortezza Vecchia, dove in variante approvata si prevedono  una quantità spropositata di m.c. (solo di commerciale e' previsto l'equivalente di tre ipermercati come quello di Porta a Terra), e scongiurare il rischio che per fare un insignificante approdo alla Bellana, si abbandoni la splendida idea di un Porto Turistico storico al mediceo che si estenda con il fosso reale fin dentro alla città storica.
Insomma per evitare di piangere sul latte versato. 
2) Evitare  che per ridurre il danno prodotto con l'approvazione della Variante al porto, come lo stesso Nogarin si è impegnato a fare ed ha impegnato la Regione, per riportare correttamente le aree impropriamente annesse all'area funzionale del porto,dentro il territorio normato dal PRG comunale, si vada a una frettolosa progettazione del nuovo piano regolatore, entro fine anno, FACENDO UN DANNO PEGGIORE.
È possibile anticipare le scelte di un nuovo strumento urbanistico con una variante che riduca fortemente i volumi e ridia lo statuto di aree della centralità urbana al territorio di confine  sul fronte del porto. È inaccettabile comprimere i tempi di discussione sul piano per ottemperare a un protocollo d'intesa di cui misureremo presto validità e serietà degli impegni;
3) poiché abbiamo bisogno di capire meglio le problematiche del Porto, dalla logistica ai traffici marittimi alla organizzazione gestionale, la privatizzazione crescente in rapporto agli interessi della città porto, la connessione tra città di porto e Porto, specie in presenza di un delicato e importante tessuto connettivo ricco di importanti strutture e architetture storiche, è nostra intenzione partecipare a  costruire un convegno sotto l'egida di ANCI in autunno con esperti di fama nazionale e internazionale.
Siamo qui oggi anche per ascoltare, sperando che dalla confusione di dati e informazioni fornite fin qui dagli esperti di Autority, informazioni spesso contradditorie e poco plausibili, si riesca alla fine a capire fin dove arrivano i fanghi e a quale profondità si trova la banchina di scoglio di solida arenaria, e quale è esattamente il pescaggio delle grandi navi, quali sono le lavorazioni nocive per le grandi navi ma non per navi medie e piccole, come si pensa di arrivare a consolidare le vasche di colmata senza forare la guaina di impermeabilizzazione, insomma tutte quelle cose che siamo ben disposti a impare, si intende non certo acriticamente.

Un saluto a tutti i presenti. Grazie di essere qui con noi.  

Nessun commento:

Posta un commento