Noi
speravamo. Speravamo che con le elezioni amministrative del maggio 2014 e con
l'allontanamento dei gruppi di potere che avevano soffocato la nostra città
negli ultimi 20 anni, avremmo respirato aria nuova e più sana.
Speravamo che le promesse elettorali dei nuovi
amministratori trovassero chiara manifestazione : la partecipazione dei
cittadini, la conservazione e non vendita dei beni di proprietà pubblica, la
realizzazione di un nuovo ospedale nella attuale sede di via Alfieri, la
realizzazione del porto turistico nell'ambito del Mediceo, l'apertura
dell'Urban Center, la conservazione delle sedi delle circoscrizioni come luoghi
della partecipazione attiva, cioè tutte le scelte su cui da tempo
l'Osservatorio Trasformazioni Urbane si era favorevolmente espresso, dando il
proprio contributo alla campagna elettorale.
Trascorsi 10 mesi, ci rendiamo conto che non tutto
ciò che speravamo poteva essere realizzato, ma non pensavamo che avremmo dovuto
trasformarci in un osservatorio della continuità e della conservazione delle
scelte passate
E' ben vero che la Grecia deve fare i conti con
una troika europea che non vuole accettare il
cambiamento di direzione politica, ma almeno il nuovo governo lotta per
far accettare le proprie scelte democratiche ; a Livorno invece pare che la
nuova amministrazione non lotti per il cambiamento obbedendo alle imposizioni
della troika locale (Regione, P.D., Autorità Portuale) portando a compimento le
politiche del passato.
Un esempio concreto l'abbiamo osservato di recente
nell'approvazione, senza modifiche,
possibili e necessarie, della variante anticipatrice e del connesso Piano
Regolatore Portuale, sottoscrivendo un accordo di pianificazione che espropria
il Comune di parte delle sue prerogative e competenze insieme ad un accordo
integrativo privo di contenuti ed aggiustamenti che, tra l'altro non compare in
alcun atto di governo e quindi inutile, con piena soddisfazione della Regione,
del P.D. e dell'Autorità Portuale.
Vorremmo qui attirare l'attenzione non sulle
scelte e realizzazioni non perseguite ma su atti che vanno in senso opposto
alle promesse, in modo particolare sull'elenco degli “Immobili oggetto del
Piano delle alienazioni e valorizzazioni” del patrimonio comunale per il
triennio 2015-2017, approvato dalla maggioranza con apposita
deliberazione: in tale atto, poco valutato, si manifestano gli elementi della continuità
e della nostra delusione : vi compare la messa in vendita della circoscrizione
4, per altro edificio storico e con parti di pregio architettonico, con
appartamenti vuoti di edilizia residenziale pubblica, la ex sede della
circoscrizione 3 in via Corsica, cosi come sono elencati per l’alienazione
altri piccoli e grandi alloggi che potrebbero essere utilizzati per l’emergenza
abitativa; viene posto in “valorizzazione e riqualificazione” il complesso della villa Morazzana con un’
area di pertinenza di oltre tre ettari ; ma ciò che soprattutto sconcerta sono
la confermata vendita delle aree e pertinenze connesse con la realizzazione
dell’ospedale nuovo in loc. Montenero basso con la conseguente demolizione
della R.S.A. “Pascoli”, in una operazione di scambio con l’AUSL 6 di sicura perdita per il Comune, così come
delle aree ed immobili tra via del Fagiano e viale Marconi legate alla stessa
realizzazione dell’ospedale nuovo.
In tali scelte cosa differenzia la nuova
amministrazione dalla precedente ?
Noi
non abbiamo cambiato idea su quanto va trasformato in questa città per
uscire dal degrado urbano. Per questo continueremo a incalzare la nuova giunta
e la nuova maggioranza che, se da sola non ha la forza , deve trovarla
attraverso bilanci e processi partecipativi; deve trovare il coraggio
delle scelte promesse nonostante le troike, le vecchie clientele e le
resistenze della burocrazia, anche a costo di rimpasti e sostituzioni, per
realizzare il cambiamento,quello che i livornesi a grande maggioranza hanno
chiesto con le elezioni.
07-04-2015 per l’Osservatorio Trasformazioni Urbane
Leonardo Bertelli, Daria Faggi,
Tommaso Tocchini
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