INTERVENTO DI RUGGERO MORELLI
Il ciclo di quattro conferenze, sul tema della partecipazione organizzata, è stato un corollario alla delibera del Comune di Livorno che ha accolto la proposta dell'Osservatorio delle trasformazioni urbane ed altre associazioni, in vista della redazione del nuovo Piano Strutturale.
Il prof. Rodolfo Lewanski ha concluso la tornata parlando della legge recente regionale n.69 del 2007 e della sua esperienza di garante dei circa cento procedimenti autorizzati e quindi della corretta attuazione della legge stessa – si veda: www.consiglio.regione.toscana.it/partecipazione/default.aspx - .
La legge tende a favorire il dialogo tra cittadini ed istituzioni, con una attenzione all'ascolto. Riconosce inoltre il valore delle esperienze delle persone 'comuni', le loro conoscenze – indicate con la parola 'saperi' – utili al formarsi delle decisioni.
Per Livorno è stata ricordata la esperienza di Cisternino 2020 che attende una conclusione da parte dell'Amministrazione Comunale.
C'è stata diffidenza verso la legge sia da parte dei vari comitati spontanei, nati spesso per contrastare l'ubicazione di impianti invasivi o presunti nocivi, che hanno temuto una perdita di libertà di espressione. C'è stata anche diffidenza da parte degli eletti che hanno visto una diminuzione della loro rappresentanza.
La nuova normativa è considerata il punto più avanzato nel panorama italiano e quindi, puntando in 'alto' ha necessità di tempo per affermarsi appieno.
Molti paesi offrono una ricca casistica di esperienze di coinvolgimento dei cittadini nelle scelte collettive, ma esempi di promozione attiva e sulla scala e della tipologia quali quelle previste dalla legislazione della Toscana sono assai rari. Dunque è verosimile che l’esperienza toscana sarà osservata con attenzione da molte altre amministrazioni italiane e non.
Per questo si teme che alla scadenza del 31 dicembre prossimo non sia deliberata la sua proroga. Infatti la legge stessa prevede la sua decadenza automatica salvo il risultato delle prevista verifica dei risultati. Proprio questa verifica deve ancora essere effettuata, e per promuoverla alcuni consiglieri hanno presentato una mozione. La cosa ha destato un certo stupore perchè il Consiglio ben avrebbe dovuto procedere senza necessità di 'stimoli' per agire in conformità a quanto da internamente stabilito.
In tempo di crisi economica tanto grave, si è di fronte ad una crisi altrettanto seria della fiducia nelle istituzione e nei partiti politici. I recenti sondaggi - alcuni autorevoli ed affidabili - ci dicono che mentre la fiducia verso i partiti è scesa al minimo storico del 4%, anche i comuni col 41% e le regioni col 31% non godono di adeguato favore.
A questa carenza partecipazione e di democrazia, secondo il prof. Lewanski si può rispondere solo con più democrazia. E ciò per evitare i rischi ben noti che da situazioni del genere si esca con soluzioni autoritarie. Attenzione quindi. Perchè come ricordava Piero Gobetti il fascismo ha vinto le democrazie senza combatterle.
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