di
Tomaso Tocchini Osservatorio Trasformazione Urbana
Va premesso che la realizzazione di uno skate park a
Livorno è una necessità urgente, vista la diffusione di questa disciplina tra i
giovani che ricercano in ogni spazio disponibile le condizioni per poterlo
esercitare; in queste condizioni attualmente vengono a crearsi situazioni
di disagio e talvolta di pericolo, nonché a manifestarsi nel tempo danni agli
arredi e superfici degli spazi pubblici dove vengono svolti poiché non
costruiti per sopportare sollecitazioni prodotte da alcuni esercizi di utilizzo
degli skateboard.
Ben vengano quindi iniziative a tale scopo, ma va tenuto in
considerazione l’aspetto strutturale dello skate park e la compatibilità di
questo e del suo utilizzo con il contesto in cui venga collocato.
Chi ha presente la struttura e l’uso di uno skate park può
constatare come abbia un impatto invasivo che ha la necessità di essere
mitigato da un ambiente funzionalmente coerente e se possibile sufficientemente
isolato.
I percorsi di evoluzione sono contenuti in piste e vasche cave
arrotondate, altri percorsi sono quelli composti da dossi, cunette e trampolini,
tutti con dislivelli rilevanti; il loro sviluppo deve essere sufficientemente
ampio per evitare incroci e sovrapposizione di percorsi di un numero congruo
di utilizzatori, quindi complessivamente contenuti in un’area di almeno
1000 mq. Le forme plastiche risultanti possono ricavarsi anche per sottrazione,
quindi con scavi del terreno, ma è evidente che anche in questo caso una buona
parte delle costruzioni emergono in significative altezze ; a queste volumetrie
plastiche si potrebbero aggiungere eventuali volumi per servizi dedicati.
In sostanza, considerato che sarà comunque un impianto a forte
connotazione, di forte impatto visivo, la collocazione che l’amministrazione
pare abbia trovato, è quantomeno sconsiderata:
- perché questo sarebbe accanto alla pineta della Rotonda
di Ardenza, luogo di tranquillità e relax, dove recentemente è stata rinnovata
la baracchina destinata ad essere anche un luogo di eventi culturali;
- perché sarebbe confinante con un viale a forte intensità
di traffico, dal quale, all’uscita della sua curva della Rotonda,
si apre la vista mare e un cono visivo di particolare suggestione
paesaggistica, rispetto alla quale questo impianto si interporrebbe;
- perché sarebbe a contatto con lo spazio da sempre dedicato
alla passeggiata di TUTTE la famiglie livornesi e non
- per altre più specifiche ragioni.
C’è da augurarsi che questa scelta, nata forse dalla
voglia di dare risposte celeri, venga velocemente smentita, e che si
operi una riflessione attenta delle problematiche che quest’impianto,
giustamente richiesto dai ragazzi, produce se posto in un ambito non adeguato
alla sua presenza: anche per queste scelte che possono sembrare semplici,
necessitano studi, confronti, valutazioni, condivisione, partecipazione.