In un paese di palazzinari, un paese
con un’economia fondata sulla rendita
parassitaria più che sull'impresa, tanto che l'unico tentativo di
dotarsi di una legislazione modernamente europea sul regime dei suoli, per
sottrarre la rendita prodotta dalla collettività ai proprietari di terreni, (la
legge Bucalossi) dopo un faticoso parto è durata pochi mesi, è stato facile
fare strame dell'urbanistica, con normative regionali, che hanno reso legittima
la contrattazione tra comune e privati. La questione è delicata, e pericolosa,
dal momento che i PRG sono piani di pubblico interesse e non certo interesse di
qualcuno. Oggi sono evidenti i danni prodotti sul territorio dalla cosiddetta
URBANISTICA CONTRATTATA, motivo principale della nascita dell'osservatorio
trasformazione urbane, (che ha fatto seguito all'osservatorio sulla Porta a
Mare, esempio deplorevole di uso privato del territorio, ma non certo l'unico).
Per più di un decennio il settore dell'urbanistica, unico vero strumento
decisionale in mano ai comuni, è stato smembrato e depotenziato, le decisioni
sono diventate sempre meno trasparenti, spesso apprese dai giornali, com’è
successo per la "Variante Ospedale”. Mentre si riducevano tecnici e
architetti addetti ai lavori, si moltiplicavano le STU (Società di
Trasformazione Urbana) in un intreccio di pubblico privato, dove i vantaggi dei
privati erano del tutto evidenti, mentre non sempre molto chiari erano gli
interessi della comunità. Un numero imprecisato di convenzioni, ha sorretto
operazioni di cementificazione, quasi sempre con scorpori di oneri di
urbanizzazione per milioni di euro, e prima di aprire lo studio di un nuovo
PIANO STRUTTURALE, ci piacerebbe fare il punto sullo stato delle cose presenti,
sulle operazioni in corso e su quelle concluse. Ci aspettiamo un cambiamento di
rotta dal nuovo sindaco, per ripristinare la priorità dell'interesse pubblico
nella pianificazione, essendo il territorio il principale bene comune affidato
al governo locale. Negli anni 80 gli uffici di urbanistica erano concentrati,
con la torretta che ospitava studi e progetti sul territorio, e il piano quarto
che ospitava tutto il settore, dagli uffici del PRG alla programmazione, un
settore operativo ampio, fatto da dirigenti, professionisti e tecnici abilitati
con un dirigente responsabile, architetto Fulvi, e con un indirizzo politico
unitario dell'assessore all'urbanistica. Con la Leccia, e la rottura del
rapporto di fiducia tra il sindaco e l'urbanista incaricato del progetto di
nuovo PRG di Livorno, si apre la fase di collisione tra le scelte politiche e
le politiche di piano. Piani sempre più stravolti, appena approvati, da
continue varianti, ironicamente definite anticipatrici. Non meraviglia dunque
la demolizione, anche fisica del settore urbanistico dell’amministrazione
comunale, pochi gli uffici rimasti all'ultimo piano, e alcuni uffici decentrati
al terzo piano con l'edilizia privata, scelta che ci sembra un sintomo
inquietante di una contiguità che assomiglia a una pericolosa ipoteca. Pertanto ci pare obiettivo CENTRALE il
potenziamento degli uffici di settore e la netta separazione dall’edilizia
privata dove legittimamente si attua l'esercizio di interessi privati, in
osservanza delle normative urbanistiche vigenti. Come ben si sa grandi sono le
pressioni, in assenza di una legge di regime dei suoli che azzeri la rendita
parassitaria, di piegare la pianificazione agli interessi privati, al di fuori
dell'interesse della comunità dei livornesi. Le trasformazioni urbane e la
pianificazione devono essere partecipate attraverso l’apertura di un URBAN
CENTER luogo fisico di informazione e discussione con i cittadini, non solo in occasione
dell’approvazione dei PRG ma permanente, per consentite una verifica puntuale e
precisa sulla gestione degli strumenti urbanistici adottati contro ogni scelta
di stravolgimento speculativo. Perché l’urbanistica è certamente governo del
territorio ma innanzitutto costruzione di un progetto di futuro, complesso e
unitario, né parcellabile, né divisibile.
Daria Faggi
dell’Osservatorio Trasformazioni Urbane
Livorno 25 agosto 2014.
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