lunedì 8 novembre 2010

SUL REFERENDUM PER L'UBICAZIONE DI UN NUOVO OSPEDALE rompere il silenzio

SUL REFERENDUM PER L'UBICAZIONE DI UN NUOVO OSPEDALE
rompere il silenzio
Dobbiamo innanzitutto ringraziare il Tirreno per aver ricordato il referendum, imminente, quale momento, inusuale ma necessario, di partecipazione dei cittadini.
Non desidero entrare adesso nella polemica sul significato abrogativo o consultivo del quesito referendario, sottolineo solo che la lettera di tale quesito è chiaramente riferita ad un volontà abrogativa ( Vuoi abrogare la deliberazione ….?) , ma desidero sottolineare con forza che il referendum non è in alcun modo diretto a stabilire se sia necessario o meno costruire un ospedale nuovo, qualsiasi tentativo di dare tale senso al referendum è disonesto e del tutto estraneo al dibattito che si è sviluppato ( in modo più o meno “carsico” direbbe il Sindaco ) intorno all'argomento.
La questione oggi aperta è, in sintesi, solo questa : è urbanisticamente corretto e giustificato impegnare e ricoprire di asfalto e cemento circa venti ettari di superficie pedecollinare (Montenero basso) nonché modificare la destinazione d'uso di più di dieci ettari di aree centrali (l'attuale sede ospedaliera) e della maggior parte degli edifici destinati attualmente alle rete territoriale della salute , a cui si aggiungono i preziosi otto ettari della villa Rodocanacchi a Monterotondo, in contrasto con la pianificazione urbanistica vigente ed in assenza di un nuovo strumento urbanistico generale ?
Potremmo, come corollario, aggiungere che la parte migliore della disciplina urbanistica attuale tende a non consumare territorio, a recuperare e qualificare la città esistente, a tentare di soddisfare i fabbisogni di una popolazione in decrescita, a conservare e sviluppare gli spazi pubblici ed i servizi all'interno dell'esistente.
Appare inoltre scorretto trasformare il referendum in uno scontro tra partiti, che pure esiste ma che alla maggior parte dei cittadini livornesi non credo che in questa fase interessi, appiattendo il dibattito sulle dichiarazioni di questo o quel consigliere comunale o dirigente di partito.
Confrontiamoci sui dati e sui documenti.
Nell'accordo firmato da tutti gli enti ed istituzioni interessate si legge “ che per completare il processo di ristrutturazione in modo da raggiungere gli standard previsti dalla normativa di settore statale e regionale ….sarebbe necessario un ulteriore impegno finanziario pari a circa 66 milioni di euro, come si evince dallo specifico Piano Generale degli interventi 2008-2010 predisposto dalla Azienda USL 6 ed approvato con Determinazione del Direttore Generale n°952 del 14/11/2008 “
cioè con il cosiddetto “piano Mariotti” si sarebbe realizzato un nuovo ospedale nella sede attuale senza distruggere le nuove strutture realizzate negli ultimi dieci anni per cui sono stati già spesi circa 70 milioni di euro. Per il nuovo ospedale a Montenero serviranno invece almeno 267 milioni più quindici milioni per la viabilità, più circa venti ettari di terreno pubblico valutato, insufficientemente, 25 milioni di euro, gettando al vento le risorse fino ad oggi impiegate nella struttura esistente. Ci sono questi soldi ? No , per 40 milioni l'usl 6 dovrà contrarre un mutuo, per 137 milioni dovrà vendere gran parte dei propri immobili e terreni e per 81,5 milioni dovrà avvalersi di risorse private che dovranno essere adeguatamente remunerate, il costo del terreno verrà compensato demolendo l'attuale Pascoli e ristrutturando due vecchi padiglioni ospedalieri.
E perché per un un USL che comprende l'intera provincia e per un ospedale di interesse almeno provinciale non sono stati interessati anche gli altri comuni del territorio provinciale e gli oneri accessori sono solo a carico dei cittadini livornesi ? A chi conviene tutto ciò ?
Leonardo Bertelli architetto
Livorno 7 novembre 2010

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