martedì 8 novembre 2016

Progetto di partecipazione sul Piano Strutturale molto deludente.

Livorno 7 novembre 2016



Nell’aprile dello scorso anno ….  noi speravamo. Speravamo che con le elezioni amministrative del maggio 2014 e con l'allontanamento dei gruppi di potere che avevano soffocato la nostra città negli ultimi 20 anni, avremmo respirato aria nuova e più sana.
Speravamo che le promesse elettorali dei nuovi amministratori trovassero chiara manifestazione : la partecipazione dei cittadini, la conservazione e la non vendita dei beni di proprietà pubblica, la realizzazione di un nuovo ospedale nella attuale sede di via Alfieri, la realizzazione del porto turistico nell'ambito del Mediceo, l'apertura dell'Urban Center, la conservazione delle sedi delle circoscrizioni come luoghi della partecipazione attiva.  Scelte, queste, su cui l'Osservatorio Trasformazioni Urbane si era favorevolmente espresso, anche perché trovavano corrispondenza con molte questioni che l’Osservatorio stesso aveva sollevato ed a cui aveva dato il  proprio contributo di idee e di progetti, in un impegno di lunga durata, assai prima della campagna elettorale per le amministrative del 2014.
Trascorsi i primi 10 mesi della nuova amministrazione, ci rendevamo conto che non tutto ciò che speravamo poteva essere realizzato, ma non pensavamo che avremmo dovuto trasformarci in un osservatorio della continuità e della conservazione delle scelte passate
A Livorno  pare che la nuova amministrazione non si ponga neppure l’obbiettivo del cambiamento ma obbedisca alle imposizioni della troika locale (Regione, P.D., Autorità Portuale) portando a compimento le politiche del passato, anzi tentando di sostituirsi come nuovo garante dei poteri economici locali.
Un esempio concreto: l'approvazione, senza  modifiche, che erano possibili e necessarie, della variante anticipatrice e del connesso Piano Regolatore Portuale, con la sottoscrizione di un accordo di pianificazione che espropria il Comune di parte delle sue prerogative e competenze , che significa togliere alla comunità cittadina la sovranità su una parte importante del suo territorio. Inefficace, da questo punto di vista, l’aver aggiunto  un “accordo integrativo”, nella sostanza  privo di contenuti e modifiche riparatrici che, tra l'altro non compare in alcun atto di governo e quindi inutile, con piena soddisfazione della Regione, del P.D. e dell'Autorità Portuale.
 Le promesse del Sindaco in quella occasione (e nel marzo 2016)  per modifiche sostanziali in grado di ristabilire le competenze comunali  state eluse.
Vorremmo qui attirare l'attenzione non solo sulle scelte e realizzazioni non perseguite, ma anche su atti che vanno in senso opposto alle promesse, ad esempio sull'elenco degli “Immobili oggetto del Piano delle alienazioni e valorizzazioni” del patrimonio comunale per il triennio 2015-2017, approvato dalla maggioranza con apposita deliberazione:  in  tale atto, poco valutato,  si manifestano gli elementi della continuità e della nostra delusione : vi compare la messa in vendita della circoscrizione 4, per altro edificio storico e con parti di pregio architettonico, con appartamenti vuoti di edilizia residenziale pubblica, la ex sede della circoscrizione 3 in via Corsica, cosi come sono elencati per l’alienazione altri piccoli e grandi alloggi che potrebbero essere utilizzati per l’emergenza abitativa; viene posto in “valorizzazione e riqualificazione”  il complesso della villa Morazzana con un’ area di pertinenza di oltre tre ettari ; ma ciò che soprattutto sconcerta sono la confermata vendita delle aree e pertinenze connesse con la realizzazione dell’ospedale nuovo in loc. Montenero basso con la conseguente demolizione della R.S.A. “Pascoli”, in una operazione di scambio con l’AUSL  6 di sicura perdita per il Comune, così come delle aree ed immobili tra via del Fagiano e viale Marconi legate alla stessa realizzazione dell’ospedale nuovo.

Evidenziamo la recente adesione all’approdo turistico della Bellana per 1200 posti barca,  di cui non sono noti né i tempi né i modi della realizzazione, lasciando, tuttavia,  intendere, per la sua realizzazione, l’utilizzo di risorse pubbliche (per interessi privati): un’opera, questa,  sicuramente alternativa al porto turistico nel Mediceo,
Notiamo il silenzio (l’abbandono ?) sull’apertura dell’Urban Center e sull’avvio di un reale processo partecipativo sul nuovo Piano Strutturale, preceduto da informazioni sulle linee di indirizzo dell’Attuale Amministrazione Comunale che, allo stato attuale delle cose,  evidentemente rimangono quelle approvate dalla precedente Amministrazione.
Si continua con il metodo delle cosiddette “varianti anticipatrici” utilizzate per approvare l’insediamento della Esselunga di Caprotti a Colline, interrompendo, tra l’altro,  la grande viabilità di scorrimento di viale Petrarca, evidentemente senza verifiche e confronto con la città, e senza un raccordo sensato e studiato con un piano del traffico e con un piano delle attività commerciali.
Si continua l’attuazione delle modifiche alla viabilità impostata e progettata molti anni fa . in assenza di un piano del traffico e della mobilità e quindi di una visione generale dei problemi e delle soluzioni confrontata con chi abita la città.
In tali scelte cosa differenzia la nuova amministrazione dalla precedente ?
Noi non abbiamo cambiato idea su quanto va trasformato  in questa città per uscire dal degrado urbano. Per questo continueremo a incalzare la nuova giunta e la nuova maggioranza che può e deve trovare la forza necessaria all’inversione di rotta anche grazie la pratica politica dei bilanci e dei processi partecipativi; deve trovare il coraggio delle scelte promesse nonostante le troike, le vecchie clientele e le resistenze della burocrazia, anche a costo di rimpasti e sostituzioni, per realizzare il cambiamento,quello che i livornesi a grande maggioranza hanno chiesto con le elezioni.

per l’Osservatorio Trasformazioni Urbane Livorno
                     Leonardo Bertelli, Daniela Bertelli, Daria Faggi, Tommaso Tocchini